Femicide appears to have become the “new black” this year. Misogyny has always been in fashion in one guise or another. In the early 20th century it took the form of men trying to stop women having the vote. In the 1940s and 50s, it was the expectation that a woman’s place was in the home. When women rebelled and burned their bras in the 1960s and 70s, they were accused of being dangerous feminists. Women have since been criticised for both earning a living, and staying at home to look after their children. They have had to put up with being sexually harassed at work, spawning the MeToo movement, been historically underpaid for generations compared with their male colleagues, and cruelly let down by a criminal justice system that has never done enough to protect them from men trying to rape and abuse them. Then came the trans extremist movement which once again saw some men – identifying as female – trying to subjugate women by invading their spaces. We’ve seen academic women including Kathleen Stock hounded out of universities, successful women like J K Rowling disowned by the very people she made famous, and ordinary women smeared as bigots simply for trying to stand up for the sisterhood and children’s safeguarding. Until this week, however, I don’t recall ever seeing a woman be actively put in harm’s way in the name of “inclusivity”. In arguably the most grotesque example of rampant wokery the world has ever witnessed, Thursday saw Italian boxer Angela Carini – an athlete so tough she is nicknamed “the Tiger” – having to abandon a bout in just 46 seconds, after being pummelled by an opponent with XY chromosomes.

Il femminicidio sembra essere diventato il “nuovo nero” quest’anno. La misoginia è sempre stata di moda, in un modo o nell’altro. All’inizio del XX secolo prese la forma di uomini che cercavano di impedire alle donne di votare. Negli anni Quaranta e Cinquanta ci si aspettava che il posto della donna fosse la casa. Quando le donne si ribellarono e bruciarono i loro reggiseni negli anni '60 e '70, furono accusate di essere femministe pericolose. Da allora le donne sono state criticate sia perché si guadagnano da vivere, sia perché restano a casa a prendersi cura dei propri figli. Hanno dovuto sopportare di essere molestate sessualmente sul lavoro, dando vita al movimento MeToo, sono state storicamente sottopagate per generazioni rispetto ai loro colleghi maschi e sono state crudelmente deluse da un sistema di giustizia penale che non ha mai fatto abbastanza per proteggerle dagli uomini che cercavano di violentarli e abusarne. Poi è arrivato il movimento trans estremista che ha visto ancora una volta alcuni uomini – identificandosi come donne – cercare di sottomettere le donne invadendo i loro spazi. Abbiamo visto donne accademiche, tra cui Kathleen Stock, cacciate dalle università, donne di successo come JK Rowling rinnegate dalle stesse persone che aveva reso famose, e donne comuni denigrate come bigotte semplicemente per aver cercato di difendere la sorellanza e la tutela dei bambini. Fino a questa settimana, tuttavia, non ricordo di aver mai visto una donna messa attivamente in pericolo in nome dell’”inclusività”.Probabilmente, nell'esempio più grottesco di wakery dilagante a cui il mondo abbia mai assistito, giovedì la pugile italiana Angela Carini - un'atleta così dura da essere soprannominata "la Tigre" - ha dovuto abbandonare un incontro in soli 46 secondi, dopo essere stata presa a pugni da un avversario. con cromosomi XY.